Non si nasce intelligenti ma ci si può diventare
Cosa c’è di più bello per un bambino del gioco?! ma se oltre ad una funzione puramente ludica si riuscisse anche ad imparare qualcosa stimolando la loro intelligenza? Come? Attraverso giochi educativi- didattici da poter fare all’interno delle ludoteche.
La prima cosa che dobbiamo sempre considerare è l’eta dei bambini a cui ci si intende rivolgere e poi scegliere oggetti di uso comune o che fanno parte del nostro quotidiano insegnandogli il loro nome e utilizzo.
Cosi frutta, alimenti, utensili, vestiti e tutto ciò che utilizziamo tutti i giorni diventano giocattoli interattivi con i quali i più piccoli possono approcciarsi per la prima volta e capirne il loro utilizzo.
Stimolare la loro curiosità e conoscenza è alla base dell’apprendimento.
Reuven Feuerstein, professore di psicologia e pedagogia in Israele e Stati Uniti, fondatore a Gerusalemme del Centro Internazionale per lo sviluppo del potenziale di apprendimento dei bambini, ha scritto numerosi libri, che sono stati tradotti in tutto il mondo, in cui spiega che l’intelligenza non è un eredità immodificabile che si ha dalla nascita, ma un insieme di abilità e di processi mentali che si possono acquisire e sviluppare fin da piccoli. Il suo metodo è seguito da più di 100mila bambini ogni anno.
Ovviamente non cerchiamo di frenare la fantasia dei nostri bambini e se quindi tuo figlio in una banana ci vede un aeroplano…forse in questo caso siamo noi ad imparare qualcosa!
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