Come inizia questa storia: PlayZone Giarre
Negli ultimi mesi abbiamo avuto un gran da fare con l’ampio numero di nuove aperture in calendario. Fra sedi territoriali fresche di affiliazione e vecchie conoscenze ancora in coda per via del Covid, siamo arrivati a fine ottobre correndo su e giù per l’Italia. Ma vogliamo raccontarti una storia a lieto fine: la storia di PlayZone Giarre!
La nostra ultima tappa, Giarre, va certamente uno spazio in questo blog.
Quindi ecco, la storia che vi raccontiamo oggi riguarda tre donne ostinate e coraggiose: Claudia, Vera ed Erika.
Ma cominciamo dall’inizio.
In principio infatti erano solo due, Claudia e Vera, amiche e colleghe con un sogno comune nel cassetto: lavorare con i bambini, la loro più grande passione. Ne avevano parlato diverse volte, inizialmente in maniera del tutto generica e fantasiosa, poi come qualcosa per cui almeno avrebbero potuto cercare maggiori informazioni – “non si sa mai, stai a vedere che da qualche parte esiste una possibilità”.
E quel “non si sa mai”, per mano di Claudia, è inciampato un giorno su una precisa chiave di ricerca online: “Come aprire una Ludoteca”, che guarda il caso è proprio il titolo del libro del nostro fondatore Salvatore Papa.
Dal libro all’autore il passo è stato breve, giusto il tempo di prenotare una consulenza e capire se davvero una possibilità esisteva anche per loro.
In quei giorni, forse i più affezionati se ne ricorderanno, in PlayZone avevamo da poco lanciato l’iniziativa del tour con lo scopo di portare la consulenza “live” regione per regione. La Sicilia era appena diventata una delle imminenti tappe del tour.
Quando abbiamo conosciuto Vera e Claudia abbiamo subito capito due cose. La prima: erano ambiziose e coraggiose abbastanza da “osare” immaginare un progetto di alto profilo e anche un po’ fuori dagli schemi. La seconda: non erano assolutamente pronte a gestirlo, c’era tanto da studiare.
Un dettaglio, quest’ultimo, che a dispetto di quanto si possa immaginare non preclude l’idoneità in fase di candidatura al nostro franchising. Siamo convinti che tutto si possa imparare laddove c’è motivazione e fame di conoscenza, e non sono sono questi gli impedimenti che consideriamo determinanti per l’ingresso in PlayZone.
Quindi per farla breve si, Vera e Claudia erano ufficialmente nostre potenziali affiliate.
Ma tutte le belle storie hanno nel mezzo qualche intoppo che è bello da raccontare solo col senno di poi, e questa non fa eccezione.
Le ambiziose idee queste due coraggiose affiliate infatti avevano un costo che loro, da sole, non avrebbero potuto affrontare. Di solito l’insufficienza del budget non ci spaventa, visto che PlayZone è parte di un Gruppo in cui figura anche SP Studios, specializzata in finanziamenti e fondo perduto. Purtroppo però il caso di Claudia e Vera non sembrava rientrate in nessuna delle misure utili alla causa: per dirla in parole semplici, non c’era bando o agevolazione cui potessero attingere per realizzare il loro progetto imprenditoriale, perlomeno così come lo avevano immaginato.
Ed è stato più o meno qui che è entrata in scena Erika. Non solo lei condivideva ambizioni e progetti con Vera e Claudia, ma con il suo ingresso in società si creavano i presupposti per reperire il finanziamento adatto. In più, Erika aveva ed ha qualifiche e competenze grazie alle quali il quadro generale del progetto risultava meglio bilanciato e fattibile.
Improvvisamente, tutto sembrava andare nella direzione giusta.
L’imprevisto è sempre dietro l’angolo
A chi non è mai successo di andare a discutere un esame o fare un colloquio di lavoro con tutte le carte in regola, facendosi poi in quel momento “fregare” dall’emozione?
Beh, a loro è successo.
Davanti alle domande incalzanti dell’ente finanziatore si sono un po’ “accartocciate”. Eppure erano preparate, capaci, competenti.
Succede.
Fatto sta che in quell’istante tutti i loro sogni sembravano andare in fumo e, oltre allo sconforto personale per non aver superato quella prova, insistevano anche le pressioni di amici e parenti che, in assoluta buona fede, consigliavano loro di desistere e passare oltre.
“Non ci finanzieranno mai”
È questo che hanno pensato Erika, Vera e Claudia dopo quel colloquio andato male. Difficile convincerle del contrario, quasi impossibile chieder loro di riprovare, ricominciando da zero.
E proprio mentre tentavamo di riaccendere il loro entusiasmo, è scattato il lockdown per l’intera penisola: l’emergenza Covid era al suo apice e tutte le attività, ludoteche e sale feste per prime, restavano chiuse fino a data da destinarsi.
Noi però abbiamo continuato a credere in queste tre donne tanto determinate e, a costo di convincere anche i loro familiari, abbiamo ottenuto che tentassero di nuovo la strada del finanziamento. In fondo l’emergenza sanitaria non poteva durare per sempre, e nel frattempo restava abbastanza spazio per attendere un nuovo esito, colmare le lacune studiando, ritrovare l’entusiasmo degli inizi.
Oggi possiamo dire che ne è valsa la pena. Il progetto ha ottenuto fondi per quasi 220mila euro e con un budget simile è stato possibile esaudire tutti i sogni di una sala unica, originale, innovativa… speciale.
Nell’ottobre del 2020 abbiamo accolto le tre affiliate negli uffici PlayZone dove hanno sostenuto la Masterclass di formazione e si sono portate a casa un bel carico di energia positiva, oltre che di nozioni teoriche e pratiche.
Prima che ripartissero comunque ci hanno rilasciato questa allegra intervista a caldo.
Alla ricerca dell’effetto WOW
Una cosa dovete sapere di queste tre affiliate: a loro piace distinguersi dalle masse. Per questo fin da subito hanno voluto guardare oltre, persino oltre i nostri allestimenti più richiesti.
Ed hanno scelto attrazioni e giochi fuori dagli schemi. Una in particolare rappresenta, come annota maliziosa Claudia in questo video, “la ciliegina sulla torta” e anche se si sta facendo attendere un po’ più del previsto (non c’era durante l’inaugurazione e non c’è ancora adesso), sappiamo che farà del PlayZone Giarre un vero e proprio case study, come si dice in questi casi.
Ci piacerebbe dirvi di più ma abbiamo il veto delle tre affiliate che potrebbero prendere un volo dalla Sicilia solo per contestarci questo spoiler!
Ma una cosa ve la promettiamo: torneremo sull’argomento a tempo debito.
Ora, prima di lasciarvi alle consuete gallerie d’immagini del prima e dopo l’apertura, siamo felici di annunciare che a un mese da quella splendida giornata di festa PlayZone Giarre riscuote un successo incredibile e che Claudia, Vera ed Erika non potrebbe essere più felici di non aver rinunciato al loro sogno.
Farete grandi cose ragazze, avanti così!
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