CENTRI ESTIVI, ECCO LE LINEE GUIDA PER L’APERTURA

Di Antonio Recco

Dal 18 maggio sono di nuovo (e per fortuna!) consentite le attività all’aperto in parchi e giardini, anche per i bambini, con la presenza di operatori educativi.
Dal mese di giugno invece e per  tutto il periodo estivo, partono i veri e propri centri estivi nelle scuole, ludoteche e oratori.

A patto che non vi siano precise ordinanze regionali a stabilire regole diverse.

Cose da fare: il Progetto educativo

Il gestore dei centri estivi è tenuto innanzitutto a garantire l’elaborazione di uno specifico progetto, da sottoporre preventivamente all’approvazione del Comune.

Il progetto dovrà contenere una panoramica dettagliata sugli spazi utilizzati, il numero e l’età dei bambini, l’elenco del personale impiegato, il calendario di apertura, l’orario quotidiano e le modalità di accoglienza e uscita, in considerazione delle norme anti Covid-19.

Dove si può avviare il Centro Estivo?

Si preferiscono scuole o sedi similari come ludoteche e oratori , dotate di un generoso spazio verde che consenta “attività all’aperto e diverse da quelle che caratterizzano l’attività didattica durante il calendario scolastico”.

Da prediligere quindi “attività ludiche” che consentano di passare la “giornata in modo disteso e piacevole”.

Chi può accedere?

Il progetto deve essere circoscritto a “sottofasce di età”, per garantire omogeneità del servizio. Saranno distinte fasce relative alla scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), alla scuola primaria (dai 6 agli 11 anni) ed alla scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni).

Le condizioni di salute dei bambini devono essere valutate con l’aiuto del pediatra di libera scelta. Per garantire il “distanziamento fisico è fondamentale l’organizzazione di “piccoli gruppi” e di “diversi spazi” per lo svolgimento delle attività nell’ambito del territorio di riferimento.

A tal fine è opportuno privilegiare il più possibile le attività in spazi aperti, anche se non è esclusa la possibilità di utilizzare anche altre sedi similari, a patto che offrano le stesse funzionalità.

Ci si riferisce qui agli spazi per le attività all’interno e all’esterno, ai servizi igienici, agli spazi per servizi generali e per il supporto alla preparazione e distribuzione di pasti.

Rapporto bambini-operatori: ecco le regole

Il rapporto minimo è così fissato:

per i bambini in età di scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), occorre un adulto ogni 5 bambini;

per i bambini in età di scuola primaria (dai 6 agli 11 anni), è necessario un adulto ogni 7 bambini;

per gli adolescenti in età di scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni), il rapporto è invece di un adulto ogni 10 adolescenti.

Entrata e uscita nei campi estivi

È importante che la situazione di arrivo e rientro a casa dei bambini ed adolescenti si svolga senza comportare assembramento.

Per questo è opportuno “scaglionarne l’ingresso” ogni 5/10 minuti e organizzare “l’accoglienza all’esterno”, per evitare che gli adulti accompagnatori entrino negli spazi dei centri estivi.

Quando possibile, saranno opportunamente differenziati i punti di ingresso dai punti di uscita, con individuazione di percorsi obbligati.

Minori e operatori devono lavarsi le mani con acqua e sapone o con gel igienizzante (da tenere fuori dalla portata dei bambini) prima in entrate e uscita.

È prevista una procedura di triage: bisognerà anzitutto chiedere ai genitori se il bambino o l’adolescente abbia avuto sintomi come febbre, tosse, difficoltà respiratoria o se sia stato male a casa.

Poi, dopo avergli igienizzato le mani, sarà necessaria una verifica della temperatura corporea. La stessa procedura va posta in essere all’entrata per gli operatori.

Igiene e pulizia

Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle azioni di ciascuno: non tossire senza protezione, mantenere il distanziamento fisico, pulire le superfici frequentemente e i bagni dopo ogni utilizzo. Necessaria è anche una disinfezione e sanificazione giornaliera.

Le attività svolte devono prevedere la pulizia approfondita (almeno giornaliera) delle attrezzature utilizzate e il lavaggio delle mani dopo ogni attività.

Occorre attenzione alla non condivisione di posate e bicchiere da parte dei bambini. Vietate le attività che comprendano assembramenti di più persone, come le feste con i genitori.

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